Scegliere il giusto colore per le pareti vuol dire conferire personalità e carattere all’ambiente. Ogni tinta, fatta ad hoc o replicando quella esistente, ha delle peculiarità che la rendono più o meno adatta alle stanze che compongono l’immobile.
Un tempo i colori venivano realizzati in modo artigianale, ma oggi grazie al tintometro è possibile ottenere una vasta gamma di colori vernicianti per soddisfare esigenze diversificate in ambito di decorazioni, ristrutturazioni edilizie e non solo.
Questo strumento riesce infatti a ricreare colori su misura, rispettando con precisione le richieste del cliente finale e di quanti devono realizzare determinate tinte partendo da una mazzetta. Ecco tutto quello che c’è da sapere sull’argomento.
Cos’è un tintometro?
Il tintometro fa della precisione il suo principale punto di forza. Questo macchinario riesce a mescolare fra loro punti di colori differenti, per arrivare ad una nuova tonalità, senza con questo commettere errori che, inevitabilmente, si verificano nel caso in cui si volesse creare una tinta a mano.
In passato, infatti, in assenza di strumenti come il tintometro, si sceglievano ad occhio determinanti colori, per combinarli fra loro fino a quando non si arrivava alla gradazione desiderata, con conseguente spreco di materiale e tempo. In tanti casi, proprio a causa dell’inesattezza tra le proporzioni, difficilmente si giungeva alla tinta sperata e comunque a risultati soddisfacenti.
Tutto questo non accade utilizzando il tintometro, in quanto i colori vengono prelevati con altissima precisione e dosati in maniera opportuna per garantire sempre risultati impeccabili. In questo modo sarà possibile ottenere un colore personalizzato e su misura per ogni esigenza.
Come funziona un tintometro?
Il tintometro viene equipaggiato con un dispensatore che permette l’erogazione contemporanea dei coloranti necessari alla composizione della tinta prescelta.
Inoltre il macchinario dispone anche di miscelatore giroscopico, in grado di attivare il ciclo di uniformazione dei coloranti coinvolti.
Il tutto avviene in totale sicurezza per l’utilizzatore, ovvero a ciclo chiuso, in modo da evitare il rischio derivante dall’emissione di solventi nell’ambiente.
Le misurazioni delle tinte avvengono manualmente a volume o attraverso l’uso di una bilancia di precisione.
Tuttavia, i sistemi tintometrici più moderni sono ormai automatizzati, ovvero completamente gestiti dal computer che elimina ogni possibilità di errore nei dosaggi e quantità.
La macchina, una volta avviata, riproduce i colori primari, secondari o personalizzati.
Le tinte che possono essere utilizzate sono non soltanto quelle a base di acqua, ma anche diluite con solventi, visto che il tintometro riesce a trattare qualsiasi tipologia di verniciante.
Il colore creato sarà pronto all’uso ma in certi casi si diluisce con una base bianca, così da facilitare la stesura sulle pareti.
Per quali scopi è nato il tintometro?
Grazie all’uso del tintometro, quindi, si riesce con grande facilità ad ottenere in tempi piuttosto veloci la gradazione voluta in maniera assolutamente precisa e aderente a quanto richiesto in fase di valutazione.
Tutto questo rende il tintometro una macchina molto versatile e progettata per differenti scopi, nonché sempre più presente nei negozi di vernici, ferramenta fai da te o presso i maggiori store di bricolage.
In genere la macchina viene usata da personale altamente specializzato e che ha acquisito specifiche competenze dopo la frequentazione di un corso di formazione.
Imbianchini, creativi, decoratori d’interni, esperti di interior designer o semplici appassionati di fai da te riescono ad ottenere moltissimi vantaggi dal tintometro.
La macchina si rivela un supporto indispensabile per replicare qualsiasi tipo di tinta, anche da una già esistente o di difficile reperibilità.
Le possibilità di personalizzazione diventano infinite, con significativa riduzione della tempistica per la selezione delle colorazioni. Altro vantaggio offerto da tintometro è la possibilità di acquistare un colore già pronto per essere steso, senza la necessità di reperire i singoli coloranti.
Alcuni modelli di tintometro permettono inoltre la registrazione dei veri campioni riprodotti in un apposito data-base collegato con il nome del cliente, in modo che possano essere recuperati in ogni momento nel caso in cui occorra eseguire ulteriori forniture della medesima vernice.
Diversamente da quello che avveniva in passato oramai i tintometri vengono realizzati con la finalità di soddisfare appieno ogni aspettativa. A questo riguardo la resa dei colori sarà di altissima qualità.
L’unica accortezza da rispettare è solo quella di utilizzare barattoli di vernice realizzati in momenti ravvicinati, perché uno scarto temporale eccessivo potrebbe generare differenze di colore, comunque non sempre percepibili.
Tutti coloro che non hanno molta dimestichezza con la composizione di un colore possono fare grandi cose.
Basta semplicemente visionare un colorario, scegliere le tinte che più si preferiscono e richiedere il quantitativo necessario per il proprio progetto artistico.
In pochi minuti si ottiene la colorazione voluta, un prodotto fedele dal punto di vista cromatico e perfettamente omogeneo.