Macerie e scarti edili: come e dove smaltirli
Smaltire correttamente macerie e scarti edili è per i privati, ma soprattutto per chi svolge la propria attività lavorativa nel settore dell’edilizia, un problema non sempre risolvibile nell’immediato in quanto non si ha mai la certezza della legale esecuzione di quest’attività.
Questa breve guida nasce dall’esigenza di fornire all’utente indicazioni utili al corretto smaltimento di macerie e scarti edili.
Cosa si intende per macerie e scarti edili?
Durante i lavori di costruzione e di ristrutturazione di un edificio è inevitabile produrre dei rifiuti. Le macerie e i residui edilizi sono principalmente prodotti di scarto che vengono creati durante i vari processi dell’attività edilizia, quindi durante la costruzione o demolizione di strutture all’interno dell’edificio oggetto dei lavori edili.
I prodotti di scarto sono classificati rifiuti speciali ed identificati secondo il Catalogo Europeo dei Rifiuti -CER- , e come tali dev’essere assolutamente assicurata a monte la loro separazione.
Il capitolo 17.00.00 identifica i rifiuti delle operazioni di costruzione e demolizione e all’interno di questo rientrano delle sottocategorie rappresentanti i vari materiali: 17.02.02 vetro, 17.02.03 plastica, 17.03.02 miscele bituminose e catrame, 17.04.05 metalli ferrosi, 17.08.02 materiali da costruzione a base di gesso, 17.09.04 rifiuti misti di costruzione e demolizione.
Demolizione selettiva
Il problema maggiore che si viene a creare durante una ristrutturazione è quello relativo alla selezione dei diversi rifiuti, infatti, il consiglio che diamo è proprio quello di predisporre, fin da subito, delle specifiche aree dove poter collocare i materiali in base alla loro natura: scarti di calcestruzzo, ferro, legno, plastica, laterizi; cosicché da non dover procedere alla separazione di questi alla fine dei lavori, poiché comporterebbe un maggiore impiego di tempo e costi.
A chi compete smaltire correttamente macerie e scarti edili?
L’impatto ambientale causato dai rifiuti edili non deve essere sottovalutato.
Il prelievo di molte risorse naturali per l’impiego in edilizia è inimmaginabile ed è anche per questo motivo che occorre essere responsabili e consapevoli sul fatto che il recupero degli scarti può non essere che un effetto positivo per l’ambiente e per noi che in questo viviamo.
In base al D. Lgs. 152/2006 e s.m.i. , lo smaltimento compete al Produttore dei rifiuti, pertanto, smaltire correttamente macerie e scarti edili è compito ed onere dell’impresa edile incaricata dei lavori di ristrutturazione, quindi delle eventuali opere di demolizione e costruzione. È quindi in capo a questa, che ricade la responsabilità circa il corretto smaltimento.
Qual è la corretta gestione dei rifiuti catalogati CER 17.00.00?L’impresa edile incaricata provvederà, a depositare i rifiuti prodotti in specifiche area con eventuale posizionamento di container scarrabili.
La raccolta e trasporto dei rifiuti derivanti dall’attività edilizia può essere affidata ad aziende professionali di trasporto rifiuti in conto terzi, oppure essere svolta direttamente dal Produttore di tali rifiuti, previa apposita iscrizione all’Albo Gestori Ambientali.
Durante il trasporto, i rifiuti devono essere accompagnati da un formulario di identificazione (F.I.R.), tale documento, una volta accettato dall’impianto di destinazione autorizzato, costituisce la certificazione di avvenuto smaltimento, liberando così il produttore da ogni responsabilità civile e penale in merito alla gestione di tali rifiuti.
Smaltire correttamente macerie e scarti edili o recuperarle, riciclarle e riutilizzarle?
L’Italia è una delle Nazioni con la più bassa percentuale di riciclo dei rifiuti edili e poiché il nostro Paese, è entrato a far parte del Geen Deal, quel piano istituito dalla Commissione Europea che ha tra i diversi obiettivi quello della tutela dell’ambiente, attraverso anche gli incentivi alla bioedilizia, è presumibile che molte imprese edili vengano incaricate delle opere rientranti in questo piano.
Pertanto, per ridurre l’impatto ambientale sarebbe opportuno valutare il reimpiego delle macerie e degli scarti edili.
Le demolizioni di elementi in calcestruzzo, ad esempio, possono essere utilizzate per la realizzazione di sottofondi stradali o trasformati in aggregati per la produzione di calcestruzzo ricondizionato.