Il silicone è un polimero organico sintetico, realizzato per la prima volta nel 1907 e commercializzato a partire dagli anni ’40 del secolo scorso, costituito da una catena silicio-ossigeno e gruppi funzionali organici legati agli atomi di silicio.
Quanti tipi di silicone esistono?
Esistono svariati tipi di silicone in funzione della forma con cui si presentano: silicone liquido, emulsioni, composti, lubrificanti, resine, elastomeri e siliconi plastici. Per ogni consistenza o tipologia è idoneo uno o più usi.
Quale devo scegliere?
La scelta del giusto silicone che devi utilizzare è in funzione al tipo di attività che devi svolgere: ovviamente se devi lubrificare dovrai usare oli al silicone, che sono idrofobi, inerti all’attacco chimico e atossici, mentre se dovrai applicarli in ambiti esposti alle intemperie, alla luce del sole o alle radiazioni UV dovrai prediligere le resine. Infine, se pensi di utilizzarli per lavorazioni che saranno continuamente sollecitate con trazioni, flessioni e torsioni, dovrai orientare la tua scelta sulle gomme.
I siliconi in commercio: la giusta scelta per non sbagliare mai
Vista l’elevata quantità di tubetti e cartucce di silicone che si trovano in commercio, con i relativi accessori, di seguito ti elenco le tre principali tipologie di siliconi che avrai modo di utilizzare frequentemente. Ad ogni tipo di silicone il suo corretto uso: anche se è un prodotto sintetico estremamente versatile, meglio adottare quello idoneo per ogni applicazione.
Il silicone giusto: tre opzioni tra cui scegliere
Silicone acetico universale
Questo silicone, che si presenta uguale nella consistenza agli altri due, è indicato soprattutto quando le superfici da trattare (incollare, sigillare, sistemare) sono lisce e senza pori.
E’ indicato, quindi, soprattutto in ambienti come le cucine (domestiche e industriali) e nei bagni: per sigillare le ceramiche e le piastrelle o il piano cottura se in alluminio, sigillare il box doccia, rifinire gli attacchi dei sanitari o ancora per chiudere gli spifferi.
In commercio si trova in tubetti e cartucce nelle in diverse colorazioni.
Silicone acrilico universale
Il silicone acrilico universale è ottimo per incollare o effettuare sigillature su materiali porosi, che si trovano frequentemente in edilizia, come cartongesso, isolanti (purché il silicone sia senza solventi), sui pavimenti e sui terrazzi. Si trova in commercio anch’esso in diverse colorazioni, ma nessun problema, la sua composizione chimica è realizzata in modo tale da poter essere verniciata della tinta che più ti interessa senza alcun problema.
Silicone neutro universale
Con il termine neutro si identifica la minore aggressività del silicone, che, quindi, può essere utilizzato su superfici più delicate per cui è necessario prestare particolare attenzione. Legno, PVC, policarbonato, vetrate e specchi sono gli utilizzi più comuni per questo tipo di silicone. In commercio esistono varie colorazioni in modo da poter scegliere quella più idonea al materiale che devi utilizzare.
Silicone monocomponente o bicomponente?
Sicuramente ti sarai trovato davanti alla scelta tra un sistema siliconico monocomponente (tutto in un’unica soluzione) o tra un sistema bicomponente (due diverse fasi da mescolare in dosi proporzionate o che si miscelano autonomamente tramite l’applicatore).
La differenza sostanziale è che i sistemi monocomponenti polimerizzano per policondensazione (ossia, raggiungono lo stato finale attraverso la reticolazione) grazie all’umidità, mentre quelli bicomponenti reticolano per reazione fra i due componenti.
Entrambi i sistemi mantengono le caratteristiche tipiche del silicone, ovvero versatilità (ampio utilizzo in qualsiasi campo), inalterabilità (non cambiano stato quando entrano a contatto con agenti atmosferici), praticità di applicazione (in tubetti o in comode cartucce con applicatori) e resistenza (all’umidita agli agenti atmosferici, ai raggi UV e alle basse e alte temperature).
E’ proprio in base al tipo di polimerizzazione che devi scegliere il sistema. Per grandi superfici, o anche per spessori dello strato di silicone superiore a 6 mm, ad esempio, è meglio utilizzare un bicomponente: mano a mano che il silicone “asciuga”, infatti, le parti più interne potrebbero non riuscire a polimerizzare per scarsa umidità.
Siliconi per usi specifici
L’evoluzione tecnologica ha permesso di trovare ulteriori applicazioni specifiche per il silicone.
Silicone per alta temperatura: sono in commercio siliconi che sono in grado di sopportare alte temperature, per cui possono essere utilizzati per quelle condizioni particolari di utilizzo in cui le temperature possono superare costantemente anche i 250°C senza che subisca alterazioni, sopportando anche picchi di 100°C più elevati. Utilizzi pratici sono motori, pompe, turbine, caldaie, giunti di porte di forni, ma anche impianti chimici ed elettrici.
Dopo questa breve carrellata sul silicone, sicuramente ti sarai reso conto che è fondamentale avere sempre qualche cartuccia di silicone nella tua cassetta degli attrezzi, in modo da essere sempre pronto per ogni evenienza, ma ricorda, il silicone giusto al posto giusto per il migliore risultato.