Il parquet è un pavimento costituito da legno che può essere di differenti tipologie e colori, la cui origine risale all’antichità quando numerose assi naturali venivano affiancate per servire da sottoterra nelle abitazioni.
Da sempre considerato il materiale d’elezione per pavimentazioni eleganti e raffinate, attualmente trova impiego anche in locali commerciali, industriali e per ambientazioni esterne, dove il legno utilizzato deve subire speciali trattamenti.
Tipologie di parquet
Parquet in massello
Formato da elementi lignei spessorati tra 10 e 24 millimetri e caratterizzati da incastri maschio/femmina sui quattro lati, questo pavimento viene prodotto allo stato grezzo, per poi ricevere le finiture di ceratura, oliatura, verniciatura, lucidatura e levigatura durante il suo allestimento.
L’intero ciclo di lavorazione richiede dai trenta ai quaranta giorni per la complessità delle operazioni implicate.
Per le sue caratteristiche strutturali, questo pavimento si presta molto bene alla realizzazione di disegni geometrici e intarsi, in grado di adattarsi a ogni tipo di ambiente.
I formati disponibili dipendono dalla differente lunghezza, larghezza e soprattutto spessore, secondo il quale si distinguono in lamparquet (da 8 a 10 millimetri), listoncino (di 14 o 15 millimetri), listone (di 22 millimetri) e maxilistone (di 24 millimetri).
Parquet Multistrato
Questo tipo di pavimentazione è strutturato in due strati con incastri posti sui fianchi; di cui quello superiore ha uno spessore che va dai 2,5 a 5 millimetri, e quello inferiore (supporto) è costituito da differenti lamelle di legno dolce, solitamente betulla o abete, il cui compito è di arginare le spinte provenienti dallo strato sovrastante per stabilizzare efficacemente tutta la struttura.
In alcuni casi questo parquet può essere anche formato da tre strati che sfruttano la presenza di un’ulteriore lamina posta inferiormente al supporto e chiamata controbilanciatura.
Quest’ultimo tipo di pavimentazione offre il vantaggio di una posa molto veloce, e inoltre risulta immediatamente calpestabile.
Parquet antico
Si tratta della tipologia più costosa in quanto utilizza vecchie travi o tavole provenienti da castelli, casali o baite, che solitamente vengono recuperate e ripulite con specifici trattamenti.
Le lamine, spessorate da 4 a 5 millimetri, sono incollate su supporti in betulla sorretti da una controbilanciatura.
In questi casi il pavimento, che raggiunge uno spessore globale di circa 18 millimetri, superficialmente deve venire trattato con oli e cere speciali.
Estremamente solido ed elegante trova largo impiego in ambienti classici e raffinati.
Parquet anticato
Questo tipo di parquet si realizza con legno nuovo lavorato mediante tecnologie che riproducono artificialmente le imperfezioni tipiche del parquet antico.
Il legno rustico utilizzato viene successivamente piallato a mano e spazzolato artigianalmente.
Parquet laminato
Caratterizzato da una struttura estremamente robusta, è formato dall’unione di differenti materiali, tra cui la parte centrale (di fibre di legno e leganti resinosi) rivestite da una carta stampata che riproduce esattamente l’aspetto dei vari tipi di legno, sia nelle colorazioni che nelle diverse venature.
In questo caso il disegno viene realizzato tramite stampa digitale che può essere personalizzata in vario modo.
Generalmente viene posta superiormente una pellicola trasparente costituita da resine melaminiche unite a ossido di alluminio, che svolge il compito di proteggere il pavimento da usura e abrasioni. Al di sotto della parte centrale si trova la lamina controbilanciante.
Il parquet laminato si posa senza l’impiego di collanti, ma utilizzando unicamente tecniche a incastro.
Parquet industriale
Nato come pavimentazione tipica per ambienti di lavoro (officine e fabbriche), attualmente viene utilizzato anche in ambito residenziale grazie alle sue caratteristiche di longevità e basso costo.
Viene realizzato con gli scarti del legno provenienti da altre lavorazioni, oppure con l’assemblaggio a mosaico di sue parti meno pregiate.
Composto da listelli spessorati da 10 a 22 millimetri, può essere realizzato anche con quadrotti.
Per aumentare la robustezza della pavimentazione, gli elementi possono essere disposti di taglio anziché di piano.
Colori ed essenze del parquet
A secondo dell’essenza che si desidera, è possibile scegliere tra differenti colori, sfumature, finiture e venature che si adattano ad ogni contesto. Normalmente vengono suddivisi in 4 categorie:
- Legni Chiari: come l’acero americano, un legno di colore beige molto chiaro, il faggio, essenza tipicamente europea, dalla tonalità rosata o il rovere, che però mal sopportano gli sbalzi di temperatura, sono quindi sconsigliati con il riscaldamento a pavimento.
- Legni Bruni: di questa categoria fanno parte l’iroko, un’essenza proveniente dall’Africa, il suo colore cambia con l’esposizione alla luce, più indicata per ambienti umidi, come bagni e cucine. Il teak, color tabacco, di provenienza asiatica, è estremamente resistente all’umidità. In fine l’afrormosia: essenza africana leggermente olivastra, resiste alle escursioni termiche, è pertanto ideale anche per pavimenti con riscaldamento a pannelli.
- Legni Scuri: Il wengé-panga: provenienza africana, particolarmente scura, non soggetta a cambiamenti di colore se esposta a raggi solari. Il mutenye: altra essenza africana che si presenta in tonalità di colore diverse, scure, fino al nero. E’ un legno resistente anche agli sbalzi di temperatura.
- Legni Rossi: come il merbau: essenza asiatica di colore bruno, tende a modificare il colore con la progressiva esposizione alla luce, o il doussiè Africa, essenza dorata-rossiccia, più resistente, che si presta a differenti usi.
Finiture del parquet
Il parquet può essere rifinito tramite vari mezzi:
- Olio naturale: costituito da componenti vegetali e minerali, offre un’ottima protezione al pavimento;
- Olio uretanico: derivante da resine e vernici, è un composto chimico in grado di creare una sottile pellicola superficiale, impermeabile ed estremamente resistente all’usura;
- Cera naturale: vengono utilizzate diverse tipologie di cere in pasta, sia naturali che sintetiche. La cera a caldo è utilizzata per la lucidatura dei pavimenti in legno, con un risultato di particolare lucentezza.
- Vernici: si tratta di prodotti professionali di elevatissima qualità, che hanno il duplice scopo di migliorare l’aspetto estetico e proteggere il pavimento;
- Pigmenti anticati: sono finiture che vengono applicate tramite specifiche metodologie.
Esistono poi speciali trattamenti, tramite specifiche lavorazioni, per ottenere particolari effetti estetici: decapatura, sbiancatura, spazzolatura, trattamento termico e piallatura a mano.
Tipi di posa del parquet
La posa del parquet può essere di diversi tipi, dalle più moderne e particolari, alle più classiche. Quelle maggiormente richieste sono:
- Diritta (quando ogni asse viene affiancata a quelle contigue realizzando file parallele);
- A cassero regolare/irregolare (con listoni di uguale o diversa lunghezza, disposti in maniera tale che gli incastri di testa corrispondano tra loro per formare righe alternate);
- A tolda di nave (realizzata con assi corte disposte ai lati ed assi lunghe al centro), è lo stile più utilizzato per la realizzazione di pavimenti di parquet.
- A spina all’italiana o ungherese (i singoli elementi, con larghezza e lunghezza costanti, vengono disposti perpendicolarmente tra loro con un angolo di 90° o 45°)
- Mosaico o quadri (le liste sono assemblate in modo da formare un quadrato).