La dispersione termica nella tua casa
Ogni casa subisce quotidianamente una dispersione termica che può essere più o meno marcata, rendendo l’ambiente domestico poco confortevole: si calcola che nove case su dieci presentino questo fastidioso fenomeno.
Scopriamo come trovare i punti critici e porre conseguentemente rimedio al problema della dispersione termica. Eccoti qualche consiglio utile.
Che cos’è la dispersione termica
La dispersione termica è la capacità di un edificio di far filtrare il calore attraverso le sue pareti. Per colpa della dispersione in inverno il calore traspira dall’interno verso l’esterno e in estate dall’esterno verso l’interno.
È ovvio, quindi, che in caso di una dispersione termica importante l’ambiente di casa diventa poco accogliente perché nella stagione più fredda il calore traspira verso l’esterno lasciando le stanze fredde mentre in estate avviene il processo contrario, rendendo gli ambienti interni troppo caldi e quindi poco confortevoli e vivibili.
Da sempre i settori dell’edilizia e dell’architettura combattono contro il problema della dispersione termica, cercando soluzioni sempre più tecnologiche per limitare gli effetti della dispersione o addirittura eliminarli completamente.
È importante individuare la soluzione più giusta per ogni ambiente perché la dispersione termica oltre a rendere gli ambienti poco vivibili comporta anche una notevole spesa economica in ogni stagione. Il primo passo, quindi, è quello di individuare se effettivamente il tuo appartamento è interessato da un fenomeno di dispersione termica.
Come individuare la dispersione termica in casa
Per individuare la dispersione termica si possono utilizzare diversi sistemi. Esistono dei metodi più artigianali e casalinghi e altri che invece danno risultati più scientifici.
Un primo sistema di verifica è quello di controllare, ad esempio, la temperatura delle pareti semplicemente poggiando una mano in diversi punti per verificare un’eventuale dispersione termica. A causare la dispersione, però, potrebbero essere gli infissi, magari di vecchia generazione che causano degli spifferi.
Le verifica in questo caso è molto semplice perché basta far scorrere le mani sul bordo della finestra per scoprire eventuali correnti d’aria. Il metodo più professionale, invece, prevede l’utilizzo di un termometro elettronico che è in grado di misurare l’esatta temperatura sia degli infissi che delle pareti interne. Devi prendere i valori dei punti che ritieni critici e di quelli meno critici, paragonando le due misurazioni.
Il metodo professionale più efficace, però, è quello di sfruttare le potenzialità di una termo-fotocamera che, però, può essere usata solo da un professionista del settore ma garantisce delle misurazioni davvero molto precise e a prova di qualunque errore.
Come affrontare la dispersione termica
La dispersione termica può essere affrontata sia in modo definitivo che semplicemente utilizzando dei palliativi che possono solo mitigarne gli effetti.
In questa seconda casistica rientrano, ad esempio, l’utilizzo di para-spifferi sugli infissi o sotto le porte per evitare dispersioni di calore ma si tratta ovviamente di soluzioni blande e assolutamente inefficaci.
Un primo passo nella lotta contro la dispersione termica è quello di sostituire i vecchi infissi con modelli più nuovi e performanti, realizzati su misura in Pvc ma anche alluminio o legno, possibilmente con doppi o tripli vetri e realizzati con la tecnica del taglio termico. Per contrastare una cattiva efficienza delle pareti interne, invece, la soluzione migliore per eliminarla del tutto è la coibentazione delle stesse.
Non è necessario effettuare questa tecnica su tutte le pareti di casa ma basta farlo con quelle più a rischio, come le nicchie dei termosifoni che hanno di solito uno spessore minore: in questo caso si possono rivestire le pareti della nicchia con teli termo-riflettenti, di solito di colore argento, che servono a trattenere il calore.
Le pareti che, invece, corrispondono alle mura esterne dell’edificio, quelle per intenderci esposte verso Nord dove c’è sempre meno sole, possono essere rivestite con pannelli coibenti in polistirolo e cartongesso che offrono le soluzioni migliori.
Eliminare la dispersione termica
Nei casi più difficili, quando le soluzioni fin qui proposte non si rivelano efficaci, devi prendere in considerazione interventi più complessi per eliminare la dispersione termica.
Se il problema è generalizzato in tutto l’edificio, si può pensare di procedere con la coibentazione delle pareti esterne attraverso l’insufflaggio nell’intercapedine dei muri perimetrali. Per ottenere questo obiettivo si sfruttano le capacità della schiuma poliuretanica isolante che si è rivelata molto efficace anche nei casi più difficili.
Fondamentale per un totale efficientamento termico è l’isolamento del tetto che deve essere effettuato attraverso l’utilizzo di materiali isolanti che vengono posti nell’intercapidine del tetto, appena sotto le tegole.
In via generale, comunque, il ricorso a rivestimenti interni in materiali naturali, come ad esempio il legno, sono sempre un’ottima soluzione per prevenire la dispersione termica e mantenere gli ambienti di vita sempre gradevoli e confortevoli.