Ti stai chiedendo quanti tipi di canne fumarie esistono? In realtà i camini che convogliano i fumi all’esterno si distinguono in base alla destinazione d’uso. A questo riguardo esistono caldaie progettate per essere installate in contesti abitativi, che vantano una portata termica entro i 35 kW, da quelle a servizio delle centrali termiche oltre i 35 kW.
Devi anche considerare che le caldaie domestiche, a loro volta, differiscono in base al tipo di combustibile impiegato. Gli impianti, infatti, possono essere alimentati non solo a metano ma anche a GPL, dunque con un serbatoio indipendente e senza ricorrere alla rete di distribuzione. Ecco tutto quello che devi sapere sull’argomento e perché la manutenzione dei camini è molto importante.
Caldaie a metano e GPL: caratteristiche e differenze
Entrambe le caldaie domestiche devono essere per prima cosa a norma, quindi rispettare precisi parametri strutturali e non solo, specialmente per quanto riguarda i punti di raccolta della condensa e della fuliggine collocati alla base del camino, tenuto conto delle leggi sulla sicurezza e dei valori dimensionali.
Le caldaie, pertanto, sono anche provviste di uno sportello per consentire le ispezioni, del sistema antifumo e di un terminale statico antivento, tutti elementi collocati secondo regole ben definite dalla normativa di settore.
Quando le caldaie vantano una portata termica maggiore di 35 kW saranno equipaggiate con pareti lisce, strumenti di controllo, punti di raccolta di fumi e fuliggine alla base del camino, sportello d’ispezione per ciascuna camera di raccolta, contro pareti isolanti e altri condotti per assicurare una perdita dei fumi sempre costante e controllata.
Inoltre, dovranno rispettare alcuni precisi requisiti per ciò che attiene i canali di fumo che mettono in collegamento la caldaia con canna fumaria.
Oggi esistono anche canne fumarie collettive, diffuse in varie strutture edilizie e così chiamate perché grazie alle ampie dimensioni riescono a convogliare i fumi generati dalla combustione delle singole abitazioni.
Queste canne fumarie, note anche come ramificare, sono compatibili con caldaie a tiraggio naturale B, forzato C oppure con modelli che non superano la portata di 35 kW.
L’assortimento delle canne fumarie include anche quelle per le singole abitazioni, composte da un numero maggiore di elementi e che prevedono l’apertura di compensazione, senza la quale saranno necessari diversi generatori.
Le canne fumarie di questo tipo non prevedono gli stessi controlli delle ramificate, in quanto sprovviste del condotto secondario. In questo caso, infatti, è presente un unico condotto principale unito a diversi raccordi per i canali dei fumi generati dalla caldaia.
Manutenzione delle caldaie
Una volta chiara la distinzione fra le varie caldaie in base all’ambito d’uso e al tipo di combustibile usato, dovrai considerare le prescrizioni che riguardano la manutenzione obbligatoria, attraverso la quale puoi assicurarti il buon funzionamento e la sicurezza dell’impianto.
Ricorda di non trascurare l’ispezione della canna fumaria e di asportare detriti e fuliggine provenienti dagli scarti di combustione, i quali alla lunga sprigionano fumi nocivi, molto dannosi anche per la salute.
Grazie alla costante pulizia potrai vivere in ambienti salutari e infatti la normativa sul punto prevede che tale intervento deve avvenire almeno una volta all’anno, a prescindere che la canna fumaria si vecchia o nuova installazione.
Attraverso la corretta e puntuale manutenzione, che serve anche ad allungare il ciclo di vita della tua canna fumaria, riuscirai a limitare in modo significativo consumi dell’impianto, ottenendo maggiore efficienza e minori sprechi nel breve e lungo periodo.
In genere la pulizia viene portata a termine con l’uso di speciali spazzole e strumenti che servono per raschiare l’accumulo di sporco depositato nel tubo di aspirazione. Una canna fumaria non revisionata può provocare incendi di grossa portata che danneggiano la salute dei condomini, oltre che le abitazioni vicine.
Tutto questo succede perché la fuliggine accumulata nel tempo sulle pareti della cappa ostacola l’aspirazione fino ad ostruire completamente i condotti.
Quando la fuliggine prende fuoco rischi di danneggiare in modo irrimediabile il sistema, con possibili pericolose esplosioni a causa dell’eccessiva condensa.
La manutenzione della canna fumaria non è un’operazione che puoi compiere autonomamente, ma deve essere affidata ad un esperto del settore che a fine intervento si occuperà di rilasciare l’apposito certificato di conformità.
In sede di manutenzione il tecnico specializzato verificherà l’integrità dei singoli componenti della canna fumaria e che l’aspirazione funzioni in maniera corretta.
Servizi di questo tipo vengono offerti a prezzi differenti e a tal fine potrai richiedere più preventivi in modo da scegliere quello maggiormente competitivo.
In ogni caso diffida da prezzi eccessivamente bassi e affida la manutenzione della tua caldaia a ditte esperte nel settore in grado di garantire serietà, puntualità e un servizio altamente professionale.