La malta, la calce e il calcestruzzo sono componenti che hanno degli elementi in comune; tuttavia non sono la stessa cosa, come diversa è la loro funzione nel settore dell’edilizia.
In questa guida verranno illustrati la composizione dei materiali, le differenze tra loro e i diversi utilizzi nel mondo edilizio.
Malta, calce e calcestruzzo: attenzione a non confonderli
Ad esempio la calce è uno dei componenti del calcestruzzo, e l’uno non sostituisce l’altro, sia perché la loro struttura chimica è differente, e soprattutto perché i tempi di presa sono molto diversi tra loro.
La calce è ideale per il sottofondo di un edificio, quali il massetto e l’intonaco, poiché indurisce molto velocemente; il calcestruzzo ha proprietà isolanti che la calce non ha, ma impiega fino a 28 giorni per assumere la struttura definitiva.
La malta ha una composizione che può includere, in alcuni casi, la calce, mentre non è vero il contrario.
La malta
La malta è un composto artificiale costituito da acqua, materiali leganti, inerti e, a seconda degli utilizzi, additivi.
Nel settore edilizio il suo impiego è destinato alla realizzazione di tramezzi o murature a vista: in questo caso, si usa la malta bastarda, che è composta da calce, sabbia e cemento.
Le caratteristiche della malta possono variare, in base alla percentuale e tipologia di materiali che contiene, ma soprattutto a seconda del tipo di indurimento, che può avvenire mediante la presa oppure l’indurimento.
Con la presa la malta indurisce senza necessità di contatto con l’aria; questo è possibile grazie alla presenza, nel composto, di leganti cosiddetti idraulici, quali la calce idraulica oppure il cemento.
L’indurimento della malta avviene, al contrario, solamente in presenza di aria; in questo caso, i materiali leganti presenti sono la calce aerea o il gesso.
In genere, la malta idraulica è considerata più durevole rispetto a quella aerea, poiché presenta una minore porosità e permeabilità all’acqua, e una maggiore durevolezza nel corso del tempo.
Inoltre, risulta anche più versatile perché, legata al cemento e alla calce, è in grado di collegare efficacemente qualsiasi tipologia di pietra o mattone, a differenza del gesso contenuto nella malta aerea, responsabile dell’erosione del cemento in presenza di umidità.
La calce
La calce è un composto legante molto antico, utilizzato dai tempi più antichi, in cui la pietra veniva portata a temperature molto elevate; quindi, è corretto affermare che la materia prima che costituisce la calce è il calcare, il quale si estrae nelle cave e che è ricco di carbonato di calcio.
Questo materiale è impiegato insieme alla sabbia, per costituire la malta, oppure con il cemento.
La calce si conserva in acqua per un periodo molto lungo, anche alcuni anni; la sua essiccazione avviene privandola dell’H2O; in questo caso l’indurimento è piuttosto rapido. Per tale motivo, l’impiego della calce nell’edilizia è destinato alla realizzazione degli intonaci, poiché i tempi di asciugatura e presa sono piuttosto rapidi, soprattutto se comparati a quelli del calcestruzzo.
La calce può essere utilizzata sia da sola che nella miscelazione della malta o del calcestruzzo.
La malta di calce idraulica, ad esempio, si ottiene con acqua, calce idraulica e sabbia: tale composizione indurisce sia a contatto con l’aria che senza, ed è particolarmente indicata nell’edificazione di strutture a contatto con ambienti molto umidi.
Il calcestruzzo, o cls
Questo conglomerato è la base nel mondo edile, ed impiegato nella costruzione di edifici ad uso residenziale, commerciale e industriale.
É composto da acqua, materiale inerte e composti, detti leganti, che hanno la funzione di aggregare i componenti. In base agli utilizzi, può contenere anche tondini in acciaio; in questo caso si tratta del calcestruzzo armato.
Il suo aspetto, una volta indurito, è simile a quello della roccia; la sua composizione può variare a seconda del tipo di materiali aggreganti.
Questi ultimi possono essere sabbia, ghiaia o pietrisco oppure inerti cosiddetti speciali (come l’argilla espansa o il pomice), poiché il risultato finale assicura un maggiore isolamento termoacustico.
Risulta molto importante miscelare adeguatamente i grani fini e grossi all’interno del componente, poiché i materiali si riempiano appieno con i composti fluidi.
I materiali leganti sono quasi sempre di natura idraulica; ciò significa che non necessitano di aria per assumere una consistenza compatta.
Appartengono a questa categoria la calce idrata e cemento. La calce è, quindi, un componente utilizzato per realizzare il calcestruzzo.
Poiché il calcestruzzo impiega fino a 12 ore per una corretta miscelazione, è necessario dotarsi di opportuni casseri, ovvero degli appositi stampi in cui si versa il composto, in attesa che la consistenza divenga stabile.
Per il completo indurimento del cls, invece, sono necessarie circa 4 settimane.